La Pasqua cristiana
Storia della festa cristiana più importante
La festa della Pasqua risulta esser la massima festività in seno alla liturgia cristiana, in quanto celebra la passione, la morte ed il più grande mistero e miracolo della nostra religione, la risurrezione di Gesù Cristo, avvenuta, secondo le Scritture, tre giorno dopo la Sua morte. Il nome "Pasqua" deriva dal latino Pascha e dall'ebraico Pesach, che significa passare oltre, tralasciare, termine derivante dal racconto della decima piaga durante la prigionia del popolo eletto in terra egiziana e nella quale il Signore, vedendo il sangue dell'agnello sulle porte delle case di Israele "passò oltre", colpendo solo i primogeniti maschi degli egiziani, compreso il figlio del faraone. Quindi con il termine Pesach si indica la liberazione di Israele dalla schiavitù sotto gli egiziani e l'inizio di una nuova libertà con Dio verso la terra promessa. La datazione delle festività pasquale, festa importantissima anche per gli ebrei, ha da sempre generato grandi controversie all'interno del mondo cristiano, risolte solo nel 325 d.C. con il concilio di Nicea in cui si stabilì definitivamente che la Pasqua doveva essere celebrata da tutta la cristianità la prima domenica dopo la luna piena seguente l'equinozio di primavera. Oggi la Pasqua viene preceduta da un periodo di penitenza: si tratta della Quaresima, che dura 40 giorni e va dal mercoledì delle Ceneri al Sabato Santo, cioè il sabato prima di Pasqua.
Durante la Settimana Santa nei Paesi cattolici si svolgono diversi riti che
rievocano la Passione di Cristo: si benedicono le case, si consuma l'agnello
pasquale, si distribuiscono uova e dolci a forma di colomba. Nel periodo
delle celebrazioni liturgiche di Pasqua quattro elementi si innalzano a
simbolo di questa festività: il fuoco, il cero, l'acqua ma soprattutto la
cenere. Quest'ultima è l'elemento che contraddistingue il primo giorno di
Quaresima, periodo di penitenza, digiuno e carità, in preparazione della
Pasqua. La cenere che viene sparsa sul capo dei fedeli nelle celebrazioni del
mercoledì dopo il martedì grasso vuole ricordare la transitorietà della vita
terrena. Si tratta, in sostanza, di un monito per ricordare la fragilità
della vita umana, "polvere tu sei e in polvere tornerai" come recita
il libro della Genesi (3,19). Nel periodo pasquale vi è poi l'usanza di
scambiarsi delle uova di cioccolato. Anticamente l'uovo rappresentava un dono
che ci si scambiava a primavera e che racchiudeva un augurio di fertilità e
di abbondanza. Dalla fine del diciannovesimo secolo risale invece l'usanza di
scambiarsi uova di cioccolato.
La sorpresa al suo interno iniziò ad affermarsi fino a diventare parte
integrante dell'uovo pasquale grazie all'orafo Peter Carl Fabergé,
gioielliere e orafo russo, a cui, verso la fine dell'Ottocento, lo zar
Alessandro III di Russia commissionò un dono che avrebbe dovuto incantare sua
moglie, la zarina Maria. L'orafo ebbe l'idea di creare un uovo - il primo
uovo Fabergé - di platino smaltato, nel cui interno si trovava un altro uovo
realizzato in oro che a sua volta conteneva un pulcino ancora d'oro ed una
riproduzione della corona imperiale.
Tra le tante specialità culinarie appositamente dedicate al periodo pasquale
oggi vogliamo fornirvi utili consigli per preparare una squisita torta
pasqualina. Ecco gli ingredienti che vi serviranno. per la pasta 1 Kg. di
farina bianca, 4 cucchiaiate d'olio, sale e acqua quanto basta. Per il
ripieno 1 kg. di erbette, 1/2 cipolla tritata, 60 grammi di burro, 500 grammi
di ricotta, 6 uova, 1 bicchiere di latte, 100 grammi di parmigiano
grattuggiato, sale, pepe e maggiorana.
Cominciamo impastando la farina con olio, sale e la giusta quantità di acqua
per ottendere una pasta di giusta composizione. Lavoatela e dividetela in una
dozzain di pallottoline, copritele con un tovagliolo umido e sopra uno
asciutto, lasciandole riposare per circa 15 minuti. Nel frattempo lessate le
erbette, insaporendoli con il soffritto di cipolla e olio. Lavorate poi la
ricotta con il latte, aggiungendo un pizzico di sale. Tirate una dozzina di
sfoglie sottilissime con la pasta e stendete la prima su una tortiera unte ed
infarinata. Spennellatela con un poco d'olio e ritagliate con un coltello il
cordone di pasta che cresce dalla tortiera. Stendete altre cinque sfoglie,
spennellandole sempre con l'olio, poi fate uno strato con le verdure e uno
con il formaggio. Preparate sul formaggio 6 fossette e mettete in ognuna un
pezzetto di burro, rompendoci dentro un uovo, condite con un pizzico di sale,
di pepe e di maggiorana e il parmigiano. Coprite con le rimanenti sfoglie
spennellandole con l'olio. Punzecchiate con una forchetta l'ultima sfoglia,
ungetela bene e ritagliare il cordone di pasta che cresce dalla tortiera.
Passate in forno a calore moderato (sarebbe meglio il forno del pane) per
circa 60 minuti. La torta pasqualina deve prendere un bel colore biondo. La
si può servire, a seconda dei gusti, tiepida o fredda.
Ti aspettiamo, qui all'Hotel Mirabello, per vivere con noi questa magica settimana!
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