Gita ai Laghetti di Colbricon
Al mattino il risveglio non è stato dei migliori, visto che avevo dormito poco. Ma fuori c'era un bel sole ed era la giornata giusta per una passeggiata. Arrivato in albergo mi sono ritrovato a fare la guida ad un gruppo di circa cinque persone. Con noi c'era anche Luigi il figlio del direttore.
La nostra meta: i Laghetti di Colbricon, situati a circa 1927m di quota : due laghetti bellissimi di montagna ai piedi dal monte Colbricon da cui prendono il nome.
Una coppia di ragazzi preferisce seguirci in macchina. Saliti sul pulmino del albergo raggiungiamo in un quarto d'ora San Martino di Castrozza, zona turistica molto conosciuta. Gli ospiti sono molto colpiti dal panorama, in quanto presenta pareti rocciose che si impongono sul paese e una fitta vegetazione di Abeti e Larici che costeggiano la conca prativa di San Martino. La Catena è chiamata "Le Pale si San Martino" dove le cime più alte come Vezzana e Cimon della Pala raggiungono punte di 3200m circa.
Passati il paesino di montagna, saliamo fino ad arrivare a Passo Rolle il quale divide la Valle di Primiero dalla Val di Fiemme: il panorama diventa sempre più bello. Giunti a destinazione, parcheggiato il pulmino alla Malga Rolle, ci inoltriamo sul sentiero per raggiungere i laghetti. Troviamo subito un cartello informativo dove è segnato il tempo di percorrenza in minuti sulla parte destra ed il nome del sentiero contrassegnato con un numero sulla parte sinistra.
Il sentiero ci porta nel bosco. Avvolti dai profumi di muschio e resina, ammirando i colori di molteplici fiori di montagna, tra i quali i rododendri, scopriamo che alcuni sono già fioriti. A metà strada notiamo delle bellissime sorgenti naturali, dove l'acqua è potabile e molto fresca, direi gelida.
Dopo circa venti minuti di cammino ecco che spuntano i laghetti, all'inizio se ne vede solamente uno, il più alto ma il secondo è molto bello e veramente particolare perché sembra essere sospeso nel vuoto. Dopo aver fatto tantissime fotografie ed essermi sentito dire "che meraviglioso panorama" entriamo nel rifugio per rilassarci e prenderci un caffè.
Il rifugio, molto grazioso con personale gentilissimo che ci fornisce delle preziose "dritte" sul tempo, è aperto solo nei mesi estivi.
Nel frattempo il cielo diventa sempre più minaccioso. Perciò Luigi decide di tornare a San Martino a piedi con alcuni clienti, seguendo un sentiero abbastanza semplice che costeggia le piste da sci fino a raggiungere il paese. I Signori che mi seguivano in macchina, essendo molto allenati, affrontano un percorso alternativo, più impegnativo, che fiancheggia il monte Cavallazza.
Malgrado il maltempo riescono ad arrivare ad un altro laghetto: "Cavallazza",
dal quale tornano verso Passo Rolle dove avevano lasciato la macchina. Io
invece devo seguire lo stesso percorso fatto all'andata, incontrando una
pioggia battente: lo scenario è cambiato molto rapidamente e arrivato al
pulmino, mi ritrovo bagnato fradicioJ.
A San Martino ho reincontrato Luigi e gli altri che erano asciutti, fortunati
erano riusciti a sfuggire alla pioggia.
A parte la doccia naturale, i clienti si sono divertiti molto ed anche io. Rientrati in albergo loro si sono rilassati in Piscina e al Centro Benessere, io invece sono tornato a casa e mi sono rimesso a dormire!!
È stata veramente un' esperienza piacevole. (Sandro )
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